venerdì 5 gennaio 2018

The Pleasure Song

Ieri un'amica fesbucca ha pubblicato un breve consiglio su un sex toy capace, a suo dire, di cambiare la vita delle donne: una specie di ocarina a ultrasuoni da avvicinare alle parti intime, che fa letteralmente impazzire di piacere, titillando, senza toccarle fisicamente, zone della cui esistenza non si era forse neppure a conoscenza. L'amica fesbucca raccontava di essere felicissima dell'acquisto e lo consigliava alle amiche per l'acquisto, agli amici come dono.


Buffe e ingenue, come sempre, le reazioni a questo tipo di post: un po' di malizia, molta curiosità... c'era il tizio che chiedeva tutto contento (e un po' beota), se produceva squirting, la femminista che lo bacchettava perché "non sono affari vostri, uomini!": orgasmi, mestruazioni gravidanza aborti non vi riguardano (poffarbacco!)... un altro candidamente chiedeva, "Mi fa un po' paura, non è che poi voi donne non avrete più bisogno di noi maschietti?" 
Pare che una tizia, dopo quel post, abbia bannato la mia amica. (Io per non sbagliare non uso le app che informano su chi mi blocca. Avrete le vostre ragioni, e se me le spiegaste mi trovereste generalmente d'accordo. Sono un uomo da bannare.)
In generale io devo dire che ho trovato delizioso quel post, e anche i commenti. Se è vero che non tutti abbiamo voglia di parlare di sesso e rivelare ciò che ci piace – è pur sempre un ambito delicato, personale, privato e a molti di noi piace così – trovo che parlare di vibratori, orgasmi, squirting, e anche di gravidanza, mestruazioni, aborto sia assolutamente diritto di tutti, anche di noi maschietti, con la debita distanza e rispetto. Io voglio sapere tutto! Anche perché nella prossima vita voglio rinascere femmina (lesbica, per favore).
In generale l'ho trovato uno scambio simpatico, rispettoso, gioioso, con la giusta dose di malizia e battute tollerabilissime. Che qualcuno (una donna, poi) banni per un post simile è semplicemente... triste. 
Siamo ancora così lontani dalla semplice accettazione del fatto che... la donna possa provare piacere, e parlarne? Ancora il piacere e il gioco fanno paura, nel 2018? 
Ma forse, mi dico, c'è chi ha tanto bisogno di tabù, di malizia, di proibizioni e di buchi della serratura, magari proprio per rendere più complessa la narrazione e alla fine... godere di più. Lo trovo a suo modo comprensibile. La narrazione è tutto, e le complicazioni sono il sale della narrazione. :-)
A me ha fatto un immenso piacere scoprire che le donne possono scoprire nuove forme di piacere che non conoscevano. Se la cosa è vera bisogna spargere la voce. (Non nascondo un po' d'invidia.)
E mi sento di consolare il tizio che paventava la scoperta dell'irrilevanza degli uomini. Irrilevanti lo siamo da sempre, eppure non ci siamo ancora estinti. 
Il fatto è che l'amore non è solo piacere, il piacere non è soltanto una cosa fisica, conta appunto moltissimo – e questo credo che le donne lo capiscano molto meglio di noi – la trama. 
Non è proprio nella mentalità femminile, pensare "ho il sex toy non mi serve altro"; a dirla tutta non è nella mentalità umana. E le donne sono così umane che saranno sempre consapevoli di voler bene e desiderare il partner a prescindere dal fatto di poter provare piacere anche senza di loro. Tendo a pensare che una persona felice libera consapevole e appagata sia una persona che possa amare meglio. No?
Dunque, rompiamo il tabù, un Lelo Sona in ogni casa! (Lo so che avete letto fin qui solo per scoprire come si chiama. Non potevo deludervi. Il pacchetto è anonimo e arriva in tre giorni. Mannaggia, perché sono nato maschio?) :-)


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