venerdì 8 dicembre 2017

Peace on earth

Ultimamente mi scappano post forse un po' ingenui e scontati. (Sarà che spesso la verità è semplice e banale, sarà che di essere anticonformista mi è fregato sempre poco, e mi frega via via meno col passare del tempo).
In questo post ingenuo e scontato dico che non è mai mai mai troppo tardi per riparare e ricostruire, perdonare o essere perdonati, riallacciare o pacificare o cambiare, pentirsi o ripensarci, incontrare chi per tanto tempo non abbiamo cercato. C'è sempre un modo, a meno che non abbiate ucciso qualcuno o non siate davvero brutte aride persone o ladri e tirchi e imbroglioni. E anche Natale può certamente essere un'occasione per fare queste cose, ma è generalmente il momento più stupido sbagliato e generalmente ipocrita di tutti i possibili. Non mi riferisco a nulla di mio personale ovviamente. Forse sarà semplicemente colpa dell'ennesimo spot natalizio. Parlo proprio di questa diffusa convinzione che il Natale sia il momento della pace, come il matrimonio il momento di inizio dell'amore stabile,  i baffi la consacrazione della raggiunta età adulta, la paternità il momento in cui capisci tutto della vita. Sono tutte stronzate. Il momento perfetto in cui scoprirti adulto, capire il senso della vita, smettere di perderti o deprimerti, far pace con qualcuno o smettere di fumare deve essere assolutamente casuale e privo di senso. Le feste e le occasioni e le celebrazioni sono fatte per consacrare ciò che c'è, non per improvvisare (o simulare) ciò che manca.

(soundtrack)

Nessun commento: