mercoledì 29 novembre 2017

Sexy motherfucker

Nessuno si interroga mai su quanto la percezione generalizzata del sesso si fondi su immagini di uomini che abusano di donne. Buona parte della mole di dati che costituiscono l'intera rete di internet è costituita da filmati in cui uomini inscenano sottomissioni di donne. Chi giudicasse la nostra epoca basandosi sui numeri di internet potrebbe affermare senza timore di smentita che la nostra cultura odierna è per la maggior parte costituita da immagini di sopraffazione da parte di uomini sulle donne.
Buona parte dell'educazione sessuale che la chiesa impone di non fare nelle scuole è di fatto sostituita dal porno. La quasi totalità degli uomini impara cos'è il sesso da film in cui un uomo usa una donna come un oggetto.
L'intera costruzione mondiale della percezione di cosa sia l'erotismo è affidata a immagini violente - percepite probabilmente da molti come una risposta liberatoria a un divieto espresso di insegnare il sesso, parlare di sesso, fare persino sesso.
Io a dodici anni ho conosciuto - controvoglia e in maniera piuttosto scioccante - prima la pornografia che l'amore. Se non cambiamo tutto questo possiamo mettere al bando o in galera tutti gli attori e i produttori del mondo ma non cambierà mai niente.
Cosa allora? Bandire la pornografia?
Al contrario. Parlare il più possibile di sesso in contesti sani e in maniera serena e toglierlo dalle mani dei baciapile bacchettoni e della pornografia violenta e maschilista.


(soundtrack)

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