mercoledì 25 aprile 2012

Per me il 25 aprile

Per me il 25 aprile significa possibilità di cambiare le cose. Penso a chi, nel ventennio, credeva, temeva o sperava che l'Italia sarebbe rimasta per sempre sotto il fascismo, e penso a tutti quelli che hanno pensato che le cose potevano e dovevano cambiare. Penso all'oggi e penso a quelli che non credono nel debito pubblico e nello spread, e a quelli che domani lotteranno per impedire alle banche di comprarsi la nostra vita. Penso agli errori, alle vittime e ai morti di questi sconvolgimenti e alla gente che in buona fede s'è trovata dalla parte sbagliata, e a quelli che sotto i cingoli della Storia sono rimasti schiacciati perché non l'hanno capita o non l'hanno saputa prevedere o non hanno avuto il coraggio di prender parte o viceversa hanno avuto tanto coraggio da gettarsi in prima linea, qualsiasi linea, perché ci credevano. Per me il 25 aprile è questo, un promemoria, per ricordare che le cose non restano sempre come sono, che il singolo può organizzarsi e cambiare il corso degli eventi; la gratitudine per chi in passato l'ha fatto, anche a mio beneficio, e un monito, un impegno a prendere esempio e farlo io stesso se dovesse porsene la necessità e l'opportunità in futuro.

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